Notizie dal centro di ascolto Caritas “Amici di Franca e Michele”

Notizie dal centro di ascolto Caritas “Amici di Franca e Michele”

Fare bilanci in questo tempo di pandemia, è fatica.
In questo tempo complicato abbiamo cercato di percorrere nuove strade e ci siamo ritrovati più̀vicini alle
persone in difficoltà.
Non abbiamo più̀fatto la distribuzione del pacco-spesa nella sede del Centro d’ascolto, ma siamo andati a
consegnare personalmente, rispettando le misure anti-Covid, a casa delle persone.
Questo periodo ci ha riscoperti solidali.
Nel frattempo si è ragionato con don Guerrino, alcuni rappresentanti delle parrocchie dell’Unità pastorale e
la Caritas diocesana, come recuperare luoghi delle nostre canoniche per dare un tetto a famiglie in
difficoltà. Il percorso è appena iniziato e prevede tempi lunghi di valutazione sia pastorale che logistica. Man
mano procederà̀si avrà̀cura di informare le realtà̀parrocchiali coinvolte.
Si è allargato il discorso e abbiamo capito che la nostra Caritas è parte innanzitutto di un territorio e con le
altre due Caritas di Castelnuovo Sotto e Cadelbosco Sopra, abbiamo iniziato nuovi incontri insieme, con
attenzione alle varie povertà̀del nostro territorio.
Caritas Diocesana ci ha coinvolti come volontari nelle mense diffuse che progressivamente si stanno
aprendo in città e molti parrocchiani hanno risposto presente! Continua la collaborazione con la Coop per il
ritiro del fresco in scadenza e la consegna alle famiglie.
Anche le raccolte di materiale scolastico e di generi alimentari a lunga scadenza davanti ai supermercati che
aderiscono, hanno lo scopo di sensibilizzare i nostri concittadini sulla presenza di povertà̀e sulla bellezza
della solidarietà̀
.
Ci vorrebbe molto per spiegare le tante belle cose che sono successe in questo anno, non dimenticando mai
le fatiche.
Il Santo Padre ci chiede di essere meno chiusi e di superare le organizzazioni per un unico scopo seguire il
Vangelo nella vita di ogni giorno.
Il Papa ci ricorda che negli affanni quotidiani, «da soli non siamo in grado di stare a galla, che abbiamo
bisogno di Gesù̀come i marinai delle stelle per trovare la rotta. La fede comincia dal credere che non
bastiamo a noi stessi, dal sentirci bisognosi di Dio. Quando vinciamo la tentazione di rinchiuderci in noi
stessi, quando superiamo la falsa religiosità̀che non vuole scomodare Dio, quando gridiamo a Lui, Egli può̀
operare in noi meraviglie». Ed è questa «la forza mite e straordinaria della preghiera, che opera miracoli»,
attraverso piccoli gesti.
Come in tutte le iniziative, nuove forze e nuovi volontari sono linfa che vivifica e rinnova.
È un invito che rivolgiamo a tutti e tutte, perché́NON C’É NESSUNO TRA DI NOI COSÌ RICCO DA NON AVER
BISOGNO DI RICEVERE, NÉ NESSUNO COSÌ POVERO, DA NON AVERE NIENTE DA OFFRIRE!
Grazie!